La Regione Lombardia sta affrontando un’importante evoluzione nel settore agroalimentare grazie al potenziamento dei Distretti del Cibo, strumenti fondamentali per promuovere la sostenibilità ambientale, lo sviluppo territoriale e la valorizzazione delle produzioni locali.
In discussione presso l’VIII Commissione del Consiglio Regionale, le nuove disposizioni normative mirano a rafforzare l’impatto positivo dei Distretti del Cibo su economia, ambiente e comunità locali, in linea con quanto previsto dalla Legge 205/2017.

Obiettivi chiave delle nuove politiche regionali

L’obiettivo principale delle nuove misure è quello di favorire la collaborazione tra istituzioni, imprese agricole e attori locali, sostenendo pratiche agroalimentari sostenibili e innovative. I Distretti del Cibo diventano così leve strategiche per:

  • Lo sviluppo rurale sostenibile
  • La coesione sociale
  • La sicurezza alimentare
  • La riduzione dell’impatto ambientale dell’agricoltura

Le proposte in evidenza nell’Articolo 3

Tra i contributi accolti dalla Regione, grazie all’impegno di realtà come Legambiente Lombardia e la Federazione Lombarda degli Ordini Agronomi e Forestali, emergono sette azioni strategiche:

  1. Inserimento dei prodotti locali nella ristorazione collettiva
    Promozione dei prodotti agricoli del territorio in mense scolastiche, ospedaliere e collettive.
  2. Sviluppo della filiera corta
    Sostegno ai mercati diretti tra produttori e consumatori, riducendo i passaggi intermedi.
  3. Tutela del paesaggio rurale
    Conservazione del patrimonio naturale e paesaggistico con pratiche agricole sostenibili.
  4. Pratiche agro-ecologiche per il clima
    Adozione di tecniche agricole che aumentano la resilienza al cambiamento climatico.
  5. Tutela della biodiversità agricola e alimentare
    Valorizzazione delle specie autoctone e delle varietà locali per una maggiore sostenibilità.
  6. Coinvolgimento di ristoratori e botteghe locali
    Creazione di reti tra produttori, ristoranti e negozi per promuovere i prodotti a km 0.
  7. Valorizzazione dei saperi tradizionali
    Salvaguardia delle conoscenze contadine e delle pratiche alimentari tipiche del territorio.

Una visione integrata per il futuro dell’agroalimentare

L’approvazione di queste misure rappresenta un passo concreto verso una transizione ecologica del settore agroalimentare. I Distretti del Cibo diventano strumenti chiave per una crescita economica sostenibile, basata sull’identità territoriale, la qualità alimentare e il rispetto dell’ambiente.